PERIODO DI TRANSIZIONE
Il periodo di transizione comincia con l’apertura degli occhi e termina quando il cucciolo è in grado di udire i suoni. E’ una fase molto corta (da 10 a 21 giorni per le razze piccole e medie, da 18 a 32 giorni per quelle più grandi) ma determinante perchè, nello spazio di quei pochi giorni, si verificano avvenimenti importantissimi.
Durante questo periodo tutta la vita del cucciolo cambia perchè si modifica il suo rapporto con il mondo.
Grazie alle nuove competenze percettive sensoriali, il cucciolo acquisisce la
capacità di percepire quanto accade lontano da lui, prima con la vista e in seguito con
l’udito. Si instaura quindi già a questo punto una logica di esplorazione attiva del mondo e di acquisizione di indipendenza. Il primo grande evento a livello sensoriale avviene con l’apertura degli occhi e la comparsa della capacità visiva. Un altro avvenimento importante è l’attaccamento affettivo dei cuccioli nei confronti della madre che si sviluppa tra il 16 e il 21 giorno grazie a particolari ormoni chiamati apasina o dap (dog appeasing pheromon) rilasciati dalla madre; l’apaisina (feromone di appagamento) è prodotta dalle ghiandole intermammarie ed è corresponsabile della dipendenza affettiva dei cuccioli nei confronti della madre che diventa un punto di riferimento.
L’allontanamento dei cuccioli dalla madre provoca uno stato di agitazione e nervosismo che potrebbe influenzare lo sviluppo comportamentale futuro. Nello stesso periodo iniziano i vocalizzi complessi che servono per la comunicazione tra conspecifici e l’allevatore.
Il cucciolo raggiunge lo stato di normotonia o autonomia motoria cioè comincia a reggersi sulle quattro zampe e a fare i primi passi ben articolati, l’orientamento visivo diventa basilare per la ricerca della madre.
Francesco Damico 3202982429
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PERIODO NEONATALE
Il “periodo neonatale” è quello che comincia alla nascita e si conclude con l’apertura degli occhi attorno al 10° giorno di vita. Questo periodo è detto “il grande deserto” in quanto l’attività principale dei cuccioli è il sonno. Il piccolo nasce sordo
e cieco, non dimostra alcuna dipendenza affettiva nei confronti della madre.
Per interpretare correttamente la natura delle sue azioni bisogna sapere che, durante questo periodo, la corteccia celebrale, non è completamente formata, ma sono essenzialmente le parti inferiori del cervello che funzionano e lo fanno reagire. Il cucciolo ha quindi le cosiddette reazioni primarie o comportamenti primitivi, mediante movimenti del corpo circolari di trascinamento detti “ a pendolo”. Si tratta di riflessi che gli permettono di sopravvivere e di realizzare ciò che è più importante per lui: trovare una fonte di calore e una fonte di nutrimento attraverso la ricerca attiva del capezzolo (Routing reflex).
In questa fase inizia la dipendenza affettiva della madre verso i cuccioli, grazie al Feromone di Adozione contenuto all’interno del liquido amniotico ed assunto dalla madre con la placenta che contiene la prolattina, ormone responsabile della produzione del latte.
L’attaccamento della madre è molto importante perché le consente di elaborare comportamenti di difesa della prole nonché di curarla e di nutrirla adeguatamente.
Molto importante è il contatto fisico con i fratelli e la madre, che trasmettono il necessario Calore. La temperatura ideale del luogo che accoglie la madre con la prole in questo periodo è di 23°/24°, infatti i piccoli non hanno ancora la capacità di mantenere costante la temperatura corporea, ma la disperdono velocemente. Questa fase neonatale è dominata dai riflessi, il più conoscibile è quello perianale, cioè l’emissione di feci e urine dopo stimolazione da
parte della madre delle parti intime. L’assunzione del latte materno avviene per mezzo della suzione del capezzolo e di movimenti di spinta che il cucciolo pratica sulla mammella con gli arti anteriori. Per mezzo del gusto il cucciolo riesce a riconoscere nel latte materno l’elemento nutritivo e quindi ad alimentarsi. Il primo latte dispensato dalla madre si chiama Colostro ed è una sostanza liquida condensata anticorporale, la madre tramite il colostro trasferisce
il proprio patrimonio immunitario. Questo naturale “vaccino” copre i cuccioli per 60 gg circa, ecco perché sarà necessario procedere con la prima vaccinazione intorno a questo periodo di età.
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PERIODO PRENATALE
Periodo prenatale:
Diversi studi scientifici hanno dimostrato che già nel grembo materno i feti possono reagire
a stimolazioni sensoriali fatte alla madre, e quindi alla comunicazione che avviene tra madre
e feti.
Nonostante i progressi compiuti dall’ecografia, non siamo ancora in grado di descrivere i
comportamenti più complessi del feto. Per prima cosa il feto, 14/15 giorni circa prima di
nascere, possiede una competenza per sensibilità tattile e per stato emotivo, non è ancora in grado
di apprendere, ma e’ in grado di reagire attivamente agli stimoli emozionali trasmessi
dalla madre, ovvero il suo apparato tattile diventa ricettivo.
Esistono senza alcun dubbio, tra la madre e i feti,
degli scambi di informazione in grado di provocare o meno stati di stress tali da
interferire sul normale sviluppo dei comportamenti. Sarà opportuno pertanto gestire la
femmina con molto garbo, attenzione ed affetto: sia lei che i suoi cuccioli trarranno
beneficio da delicati massaggi al ventre materno.
In uno studio Pageat effettuò palpazioni ripetute ed intense in zona addominale in
corrispondenza dei corni uterini di una femmina dal 35° giorno di gestazione; le reazioni
misero in risalto una certa agitazione degli stessi per circa 30 secondi, in seguito i feti
reagirono con minore intensità fino alla completa assuefazione.
La seconda osservazione a proposito dei cani, è che apparentemente è possibile stimolare il gusto nel cucciolo durante il periodo di vita uterina.
Diverse sostanze presenti nell’alimentazione della madre, sono in grado di superare le barriere della
placenta e di trovarsi in soluzione nel liquido amniotico, tali sostanze
produrranno nel feto una stimolazione di tipo gustativo.
Sarà quindi possibile indurre preferenze alimentari, nutrendo la madre con lo stesso
cibo che si intenderà somministrare ai cuccioli durante lo svezzamento, contribuendo
così a semplificare questa fase che potrà a volte essere un po’ difficoltosa.